guardare oltre...
lunedì 4 luglio 2011
sabato 2 luglio 2011
Il nostro video
Nota: A causa della bassissima qualità in cui è stato esportato per poterlo caricare qui sul blog alcune tempistiche di immagini e video non corrispondono all'originale.
mercoledì 29 giugno 2011
martedì 28 giugno 2011
lunedì 27 giugno 2011
Oporto: Casa da Musica, Rem Koolhaas
Ritrovandosi in questo curioso e sfaccettato diamante architettonico ci si imbatte in enormi sale, auditorium sia all'interno che all'esterno, e piccoli scorci ed angoli imprevisti.
Già dall'esterno comunica un senso di pace e di purezza nonostante la sua complessa articolazione di spazi, strutture e riferimenti.
L'ingresso con questa essenziale scala monumentale identifica un punto focale del progetto, come ad accogliere il visitatore in questo spazio che è altro rispetto la città.
Il "diamante" è circondato da una pavimentazione in onde, con insenature e pieghe, che connotano lo spazio con una varietà di funzioni in continuo mutamento (spettacoli, sosta, attraversamento, uso delle dune come pista per skateboard o biciclette, luogo di ritrovo e altri ancora).

Gli interni sono una continua scoperta, e ogni angolo ha una specifica connotazione e un significato, che sia riguardante elementi quali: la musica, la tradizione portoghese delle maioliche, la pace, la tranquillità, lo stupore, l'accoglienza o l'evento.



sabato 25 giugno 2011
giovedì 23 giugno 2011
domenica 19 giugno 2011
CONTROCITTA'
La triste città di Santiago
distende gambe polverose
s'allunga come un cacio grigio
e dal cielo puro e duro
si vede come un ragno morto.
La fecero di mattone triste
i tetri conquistatori
poi le mosche, il fumo,
i veicoli opprimenti,
i cileni che pelan patate,
gli odori del Mattatoio,
le tristezze municipali,
sotterrarono la mia città,
l'abbandonaron lentamente,
la seppellirono nelle ceneri
Poi i figli di Chicago
fecero pallidi cassoni
e ogni volta era più triste
la povera città d'inverno:
sconquassate automobili
la martirizzavano con furia,
sulle cantonate oscillavano le notizie opprimenti
dei giornali insanguinati.
Tutti i ricchi fuggirono
con mobili e fotografie,
lontano sulla cordigliera,
li dormivano tra le rose,
ma al mattino ritornavano
al centro della povera città
con denti duri di pantera.
I poveri non poterono andarsene,
né i cabarets senza speranza
dove ballavano senza decoro
i giovani sopravvissuti;
l'uomo qui si abituò
a passare tra gli stracci,
così come un brivido corre per le pareti dell'inverno.
Il carcere è posto in mezzo
alla povera città colpita,
è un carcere con carie,
con neri denti pustolenti
e opprime la città, le aggiunge
la sua spruzzata di sangue,
la sua massa di dolori.
Che posso fare, mia povera patria?
Vengono e vanno i presidenti
e il cuore s'empie di fumo;
si pietrificano i governi
e la città non si scuote,
sussurran tutti senza parlare,
s'incrociano lampi d'odio.
io crebbi in queste strade tristi
osservando i negozi di ferramenta,
i mercati della verdura,
e quando la città invecchia,
si prostituisce, si dissangua,
muore tanto è polverosa:
quando l'estate senza foglie,
il povero autunno senza monete,
l'inverno color di morte
coprono la cittadinanza,
soffro come una strada:
e ubbidendo alle mie pene
mi metto a ballar di tristezza.
perchè suppongo che un giorno
vedran alberi, vedranno acque
i disgraziati viandanti:
sapran come cade la pioggia
non solo sopra i cappelli,
potran conoscere la luce
e l'equilibrio dell'autunno.
Pablo Neruda
sabato 4 giugno 2011
venerdì 27 maggio 2011
creatività a portata di MATITA



Natureza em Risco
by Lara Plácido & Sara Bento Botelho
Ponte de Lima / Portugal
giovedì 12 maggio 2011

”[…]
Gli uomini di sapone
e le loro signore
sono sempre puliti
e mandano buon odore.
Sono bolle di sapone
le loro parole,
escono dalla bocca
e danzano al sole.
[…]
Nelle case, per le strade
dappertutto in ogni momento
milioni di bolle
Volano via con il vento.
Il vento le fa scoppiare
silenziosamente ..
e di tante belle parole
non rimane più niente.”
- Gianni Rodari
martedì 10 maggio 2011
spulciando qua e là...spunti per il progetto
giovedì 5 maggio 2011
I tre microspazi


I tre microspazi su cui andremo a lavorare si trovano lungo via San Vito, e sono collegati dalla strada stessa.
Il primo microspazio è di fronte ad un Liceo Artistico, il secondo è un parcheggio e infine l'ultimo è un ritaglio di verde in una zona residenziale.
Cosa faremo??bella domanda...l'idea è creatività e arte di strada
mercoledì 4 maggio 2011
muri che osservano, volti che parlano....


..ecco cosa penso osservando le realizzazioni di Alexandre Farto.
Sono opere diverse dai soliti graffiti fatti sui muri delle nostre città, sono opere che fan parlare l'architettura, che fan permeare la materia di cui un edificio è fatto, e quindi fan trasparire la sua storia, la sua età, i suoi "acciacchi", i suoi cambiamenti, proprio come se fosse un essere vivente che nel tempo si trasforma per testimoniare la sua storia e quella delle persone che l'hanno vissuta.
L'artista mostra il vero volto degli edifici, delle strade e della città, che sono luoghi fatti dall'uomo per l'uomo, per essere vissuti.
E' proprio questo l'intento dell'artista che con le sue realizzazioni vuole testimoniare e ricordare il periodo post-fascismo in Portogallo, quando con la democrazia appena instaurata, i cittadini, liberi, iniziarono a utilizzare la strada e i muri che la percorrevano come principale luogo di espressione.
Per questo per realizzare i suoi lavori Farto spesso strappa i cartelloni pubblicitari, espressione non della collettività ma del marketing, e, scorticando l'intonaco, realizza, con materiali trovati in situ, martello, scalpello, acidi, esplosivo, vernici, candeggina, le sue opere, che rappresentano volti di gente comune, che cammina per le strade, la gente che da vita e rende viva la città.
Giuditta
domenica 1 maggio 2011

City - Alessandro Baricco
Camilla
giovedì 28 aprile 2011
Iscriviti a:
Post (Atom)